Il ritrovamento della Madonna con Bambino, porta alla luce un volto venuto dal passato di Formello, insieme ai Santi forma una parete pittorica di grande valore
I primi tesori di San Michele Arcangelo
Il ritrovamento della Madonna con Bambino e dei Santi, scoperti a Formello –nella Chiesa di San Minchele Arcangelo-, lascia stupiti. Il rosso sangue, utilizzato per ridare il tono originale alle nicchie -che fanno da cornice ai personaggio sacri-, è molto propizio- L’occhio viene subito catturato.
Purtroppo, il volto del Bambino, giace nella dimenticanza di quel vuoto che resta, procurato dagli intonaci, dall’usura, dall’abbandono, dal tempo. Il resto, che avevo avuto modo di fotografare prima del restauro, è riemerso vivo, brillante. Ha il carattere proprio di chi non vuol essere dimenticato.
PUOI LEGGERE L’ARTICOLO DEL RITROVAMENTO DELLA MADONNA CON BAMBINO, SE PREFERISCI
Sono elementi artistici, che qualcuno ha commissionato e altri hanno dipinto, che sono appartenuti ad altri prima di noi e, ancora oggi, sono patrimonio che arde.
Sono il luogo in cui molte persone si sono rifugiate, hanno affidato preghiere, si sono sentite protette.
Il ritrovamento della Madonna con Bambino è l’inizio di una storia
La presentazione di questo recupero, così importante per Formello, ha suggerito, come ormai è d’abitudine per l’Archeoclub, novità su altre parti di muro che presto verranno rese pubbliche. L’attenzione si è concentrata verso la Volta attigua alla contro-facciata, laddove si intravedono spezzettamenti di un’affresco.
Intanto la Madonna con Bambino, con i Santi Antonio e Rocco, protettori contro le epidemie, si prendono tutte le attenzioni e tutto il nostro stupore.
SE VUOI SAPERE COME SI E’ ARRIVATI ALLA MADONNA CON BAMBINO, LEGGI DI SEGUITO:
La Chiesa di San Michele Arcangelo Il cammino dell’Arcangelo
Sono prima di tutto una viaggiatrice, annuso la vita e ne trattengo le radici. Quindi scrivo per piacere ma anche per lavoro. Scrivo perché senza non saprei starci. E poi fotografo perché la fotocamera è il mio psicologo personale. Cammino sempre con un animale di fianco, un gatto un cane un cinghiale un ippopotamo. Insomma converso. E poi scrivo di nuovo.