Concetta Ascanio, una “romanaccia” tra noi
Concetta Ascanio è una formellese acquisita, nel senso che non abita a Formello ma la considera la sua seconda casa: le amicizie, la pittura e il teatro albergano in quel quartiere Spannitore che ospita sia l’ArteStudio San Sebastiano, dove ha imparato a dipingere, e il NAT – Nuovo Atelier Teatrale, dove studia teatro.
Con la Compagnia Lo Spannitore è già alla sua terza prova.
È stata quel vulcano di Teresa Andreoli ad addentrarmi in questi spazi creativi che subito mi hanno conquistata. Noi eravamo colleghe alla Buozzi, ma siamo anche grandi amiche nella vita.
All’inizio, il teatro ma anche la pittura, erano solo una curiosità.
Devo dire che la complicità con gli attori e le pittrici, e anche l’adrenalina che si prova, le hanno fatte diventate un’avventura entusiasmante”.
Pittura e Teatro nel cuore di Concetta Ascanio
Le opere pittoriche di Concetta Ascanio sono dei volti molto cartooneschi, fuori dalle regole, con grandi occhi e grandi labbra, tanto colore, fermo, deciso, una volontà viva e visibile di imprimere il suo mondo interiore.
I suoi quadri sono un’esplosione di colori, proprio come è lei.
Questi volti hanno un che di teatrale, sembrano avatar di donne guerriere ma romantiche, simboli surrealistici di un mondo che cambia, che si fa altra dimensione.
Ce n’è uno però che ha rubato le fattezze a Frida Khalo, quindi più realistico, cioè che si rifà a un personaggio realmente esistito, e che personaggio! Concetta ha ritratto una donna-icona di cui vestirebbe volentieri i panni.
Sì, la stimo molto, la adoro. Sarebbe bello interpretarla a teatro.
D’altronde per me la recitazione è un continuo mettersi alla prova, condividere le emozioni e sostenersi a vicenda.Ogni volta che salgo sul palco c’è un po’ di paura, ma l’adrenalina che sale, l’unione tra noi attori e la grande risposta del pubblico riescono comunque a calmarmi”
Una parte in dialetto romano
Concetta Ascanio, per gli amici Cetty, è una nativa siciliana, di Catania, dove ha vissuto fino all’età di 8 anni, quando poi si è trasferita con la famiglia a Roma.
Ma, ovviamente, non le è facile il romano, o meglio, il romanaccio.
Perché vi dico questo: perché quest’anno nella commedia Arduino e Nazzareno 3 ha una parte fuori dalle sue corde in cui interpreta un segretario romanaccio.
… romanaccio e un gran tifoso delle partite!!!
Come puoi immaginare il mio esatto opposto, però il dialetto romano mi piace e mi riesce abbastanza bene.
La parola più difficile da dire è: er derby”.
I ruoli maschili di Cetty Ascanio
Ma non è esattamente questa la difficoltà maggiore dei suoi personaggi. Lo abbiamo visto anche nelle sue due altre interpretazioni: lei veste i panni di un uomo. La regista Sonia Martelloni, le affida sempre personaggi maschili, e anche stavolta interpreterà “il segretario”.
Come si cala nella parte e soprattutto che tipo di lavoro si nasconde dietro questa trasformazione ce lo racconta lei:
Ho una voce squillante quindi non è facile usare un tono più basso e mascolino, e non ho un metodo particolare.
Però, seguo le dinamiche della voce fino a che non trovo il tono più adatto al personaggio che devo interpretare.
All’inizio è sempre difficile trovare il centro, ma studiando la parte mi calo nel personaggio e con un po’ di trucco, parrucco e il costume di scena trovo anche la sicurezza che manca all’inizio”.
Ma perché la regista ti affida questi ruoli maschili?
Mi riescono bene e divertono il pubblico.
Per esempio però, in questa commedia avrei dovuto interpretare la dottoressa, mentre il mio collega Stefano Mordacchini la parte del segretario.
Dopo alcune prove, Sonia, ci ha invertito le parti e abbiamo funzionato meglio entrambi”.
Gentilezza e comicità
Cetty è una donna piccolina, energica, la voce riconoscibile, un’età che non dimostra. È una persona gentile che si prodiga per gli altri, che ti tende una mano o la senti vicina in momenti particolari.
Porta sulle spalle pesi, preoccupazioni, insomma, le faccende che segnano la vita. Ma lo fa con il sorriso grande, proprio come quelli che dipinge, e gli occhi trasparenti in cui si scorge tutta la sua sincerità.
Sul palco dimentica chi è, si cala completamente nei personaggi che interpreta.
Lascia a casa la Cetty che vi ho descritta, e quindi la donna, e fa spazio a degli uomini buffi che si mettono in mezzo alle situazioni che gli capitano.
Ma non solo. Con il NAT , ha vestito i panni di donne diverse, e anche nell’ultima commedia “Napoli Milionaria”; e con il progetto La Favola del Crémera ha interpretato alcuni animali del bosco, rivelando sempre e comunque una naturale comicità di fondo.
Siamo curiosi di vedere sul palco del Teatro Velly “il Segretario” interpretato dal piccolo gigante: Concetta Ascanio
Nella nuova commedia rivisitata
di Arduino e Nazzareno 3