La Mostra Fotografica “Solstizio d’Inverno” è stata esposta in un evento -sul lago di Martignano- per celebrare la giornata dedicata al Sole Fermo
La Mostra Fotografica “Solstizio d’Inverno” esposta con FARE, un’associazione di promozione sociale di Campagnano di Roma, è diventata virtuale per ricordare un giorno pieno di misteri, falò e gatti sinistri.
IL GIORNO PIU’ CORTO DELL’ANNO
A ridosso del Natale si vive un momento astronomico anticamente legato a feste pagane: il solstizio d’inverno.
Il 21 dicembre è il giorno più corto dell’anno. Questo momento, con il numero di ore di luce più limitato dei 12 mesi, segna anche il passaggio dall’autunno all’inverno.
In Italia il fenomeno del solstizio d’inverno quest’anno scatterà alle 10:03 circa di lunedì 21 dicembre.
PUNTO DI DECLINAZIONE MINIMA RISPETTO ALLA TERRA
L’inclinazione dell’asse della Terra rispetto al piano dell’eclittica (il cammino apparente tracciato dal Sole nel cielo durante l’anno) è al suo massimo possibile. L’asse è una linea immaginaria che collega il Polo Nord al Polo Sud .
Il solstizio d’inverno – per chi vive nell’emisfero nord del pianeta – è il momento in cui il Polo Nord è il più distante possibile dal Sole (in relazione al suo asse).
I SATURNALI ROMANI
Una delle antiche festività legata al solstizio d’inverno erano i Saturnali. Si celebravano a partire dal 17 dicembre e duravano una settimana, tenendo banchetti in onore di Saturno, padre di tutti gli dei.
Il giorno iniziale veniva celebrato con sacrifici al tempio di Saturno e con lo scambio di regalini tra cui: dadi, candele di cera colorata, abiti, libri, una moneta, gatti.
Era anche l’occasione per cancellare debiti e pene carcerarie; le guerre venivano interrotte, era permesso scommettere legalmente e gli schiavi venivano serviti dai propri padroni.
L’atmosfera vissuta nella città era molto simile a quella del Carnevale.
SOLSTIZIO SIGNIFICA SOLE FERMO
Solstitium è una parola latina (da sol, sole, esistere, stare fermo) che indica una “fermata” del Sole, una apparente “pausa” nel cammino che, la nostra stella, sembra compiere nella volta celeste.
Nei giorni intorno al Solstizio d’Inverno infatti, il Sole sembra smettere di calare rispetto all’equatore celeste e “fermarsi” in cielo per poi invertire il suo cammino e iniziare il moto di avvicinamento all’equatore celeste (che porterà le giornate ad allungarsi).
IL SOLE INVITTO
Durante il Solstizio d’Inverno, quindi, il Sole pare precipitare nell’oscurità per poi tornare a mostrarsi vitale e invincibile già a partire dai giorni successivi.
Ecco perché gli antichi romani celebravano, nei giorni attorno al solstizio invernale, la festa del “Sol invictus”, una celebrazione della rinascita che, secondo alcuni, rappresenterebbe l’origine pagana del Natale.
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LEGGI IL RACCONTO Capo Nord tra nebbie e sole di mezzanotte
Sono prima di tutto una viaggiatrice, annuso la vita e ne trattengo le radici. Quindi scrivo per piacere ma anche per lavoro. Scrivo perché senza non saprei starci. E poi fotografo perché la fotocamera è il mio psicologo personale. Cammino sempre con un animale di fianco, un gatto un cane un cinghiale un ippopotamo. Insomma converso. E poi scrivo di nuovo.
2 commenti
Grazie per le bellissime foto e spiegazioni molto interessanti! Non sei mai scontata o banale in tutto ciò che fai! Tanti cari auguri di buon Natale … speriamo in un Anno Nuovo migliore! Baci Luisella
Luisella, grazie infinite. Questo anno ci ha provati, molto. Noi reagiamo come meglio sappiamo fare. Tu immagino con la tua musica. Io con la mia scrittura e fotografia. Gli strumenti che ci salvano.