Lo Schiaccianoci insieme al Carnevale degli Animali, per un Capodanno all’insegna della magia e della solidarietà
Da quel libretto di Hoffman
Lo Schiaccianoci è e resterà sempre una delle opere più interessanti e magiche mai composte. Sono tre le figure che l’hanno reso celebre nel mondo. E.T.A. Hoffman, il narratore ottocentesco che ha scritto “Lo Schiaccianoci e il re dei topi”; Piotr Ilic Tcaikovsky, il compositore che ha scritto le musiche per orchestra sinfonica e Marius Petipa, il ballerino e scenografo che sulla scia delle atmosfere di Hoffman l’ha fatto diventare uno dei balletti più belli di tutti i tempi.
È di E.T.A. una bellissima frase che mi piace riportare:
Se tu riesci da ardito pittore a tracciare con poche linee temerarie i contorni della tua immagine interiore allora con poca fatica e con ardore sempre crescente vi stendi i colori, e il vivo tumulto delle molteplici figure trascina gli amici, i quali, come te, si vedono vivi dentro l’immagine espressa del tuo spirito”
La trovo una sintesi perfetta per descrivere un’artista, qualunque sia la sua arte.
Breve cronistoria de Lo Schiaccianoci
Il libretto Lo Schiaccianoci viene scritto nel 1816. Marius Petipa domina la scena teatrale, come ballerino, nella seconda metà dell’800. La prima volta che il balletto va in scena al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo è il dicembre del 1892 e, solo nel 1934, calca un teatro europeo, il Sandler’s Wells di Londra.
In Italia, alla Scala di Milano, debutta nel 1938.
Il balletto è onirico, le musiche liriche.
La parte musicale
Tcaikovsky, per dare maggiore enfasi alla favola, introdusse uno strumento nuovo, la celesta, che trasforma le arie in magia.
Oggi Lo Schiaccianoci è famoso in tutto il mondo, e non ultimo a dare il proprio contributo al racconto favolistico è il compositore George Balanchine che con un’intuizione creativa lo porta sul palco del New York City Ballet, dividendo le parti reali dal sogno. È il 1954.
Lo Schiaccianoci al Teatro J. Pierre Velly
Ieri, 3 Gennaio 2022, insieme a un altro grande capolavoro, Il Carnevale degli Animali, Lo Schiaccianoci ha calcato il palco del Teatro J. Pierre Velly a Formello.
L’Accademia Bernardo Pasquini, con la voce narrante, Alba Ida Tisano, e il duo pianistico Ilaria de Angelis ed Emanuele Giallini, ha messo in scena alcuni dei passaggi più belli di entrambe le opere. Gli artisti sono stati superbi nelle loro reciproche interpretazioni ed hanno creato una vibrante energia sul palco, degna dei migliori teatri italiani. Questo ci incoraggia a mantenere vivo questo teatro che porta il nome di un altro grandissimo artista Jean-Pierre Velly.
Il pianoforte
La suite “Il Carnevale degli animali” opera originale di Camille Saint – Saens venne scritta per diletto durante un viaggio a Vienna ed è assolutamente bizzarra perché gli strumenti musicali riproducono il verso degli animali e diventano la parodia di pianisti e critici musicali.
Fortuna di questo paese è che la rete tra associazioni non manca. Quindi è stato semplice per l’Accademia trovare un testo ridotto dell’opera presso gli scaffali del Bibliomelograno di Formello, una bella realtà che, complici molti volontari, tiene viva la lettura, lo spirito dei libri e impegna molti ragazzi in progetti diversi.
Lo Schiaccianoci, lo abbiamo detto, è una favola musicata che ha raggiunto i teatri mondiali ed è tra le più rappresentative del Natale.
L’Accademia Bernardo Pasquini ha seguito le versioni per pianoforte a 4 mani: di L. Garban per Il Carnevale degli Animali e di E. Langer per Lo Schiaccianoci.
La magia de Lo Schiaccianoci e del Carnevale degli Animali
Molto delicato e ben articolato il sodalizio tra musica e parole è stato magnificamente accompagnato da immagini sullo sfondo.
Oltre che ad augurare un Felice Anno Nuovo, la presidente dell’Accademia, Luisella Muratori, ha voluto come sempre aprire le porte del mondo classico a piccoli e grandi e, insieme a loro, donare l’incasso della serata alla Caritas de Le Rughe.
Un gesto di grande umanità in un momento drammatico in cui tutti dovremmo fare di più.
Rendiamolo un buon proposito prendendo esempio dalla musica.
Al Teatro Velly si sono esibiti anche:
GLI ALLIEVI DEL MAESTRO ROLANDO NICOLOSI
GIULIA FURGIUELE E PAOLO DE ANGELIS
Sono prima di tutto una viaggiatrice, annuso la vita e ne trattengo le radici. Quindi scrivo per piacere ma anche per lavoro. Scrivo perché senza non saprei starci. E poi fotografo perché la fotocamera è il mio psicologo personale. Cammino sempre con un animale di fianco, un gatto un cane un cinghiale un ippopotamo. Insomma converso. E poi scrivo di nuovo.