La vita è bellica, come per tutti gli aforismi contenuti nelle pagine del libro, è il risultato di tutti i brutti momenti che Cristiano Fattorini ha vissuto e che ha trasformato in risata
Dall’#stare a La Vita è bellica
La vita è bellica di Cristiano Fattorini è il secondo libro in uscita. La verve creativa del giovane autore si notava già nel primo, un’autoscontro di parole piene di ironia.
Con l’Hashtag stare, Fattorini correva sullo stesso binario ed aveva già quel pepe di cui ritroviamo traccia nel secondo libro.
A caricare la presentazione, l’attrice Emanuela Grimalda, che non si è limitata a leggere gli aforismi ma è stata una miccia espressiva, ben misurata per il tipo di lettura. In fondo, gli aforismi, non vanno letti come se fossero delle barzellette, c’era bisogno di un personaggio, come lei, che avesse dentro una natura comico-triste, in grado di restituirli seri.
E, la Grimalda, ha saputo trasmetterci il senso del presente, delle delusioni, della società. Lo scorrere strano della nostra società -manipolata non si sa bene da chi- ma trasformata per far ridere.
La Vita è bellica per davvero
L’autore toccando anche solo una sillaba, mescola le carte, ci fa vedere ciò che vede lui, che vuole lui. La necessità de La vita è bellica di Cristiano Fattorini è quella di trattare i problemi come se fossero delle soluzioni da destinare alla comicità.
La locanda degli Angeli in Piazza San Lorenzo è stata la location giusta, intima, dove il Fattorini si è perfino esibito al pianoforte, sì, perché la sua è anche un’anima che fa musica e la fa bene, producendo dischi, facendo concerti.
Un artista col fuoco dentro.
Sono prima di tutto una viaggiatrice, annuso la vita e ne trattengo le radici. Quindi scrivo per piacere ma anche per lavoro. Scrivo perché senza non saprei starci. E poi fotografo perché la fotocamera è il mio psicologo personale. Cammino sempre con un animale di fianco, un gatto un cane un cinghiale un ippopotamo. Insomma converso. E poi scrivo di nuovo.