Il restauro della Santa Lucia di Formello è la prima opera a cui si mette mano nella Chiesa di San Michele Arcangelo. Grazie innanzitutto alle donazioni messe in moto dall’Archeoclub che ne sta custodendo la memoria
Dalla screpolatura al colore
La sorpresa è che, della Santa Lucia di Formello, non si riscontra un vero e proprio culto, quindi, trovarla affrescata sulle pareti della Chiesa di San Michele Arcangelo, è stato un momento di grande stupore.
Il restauro l’ha riportata a vivere le sue vesti, i suoi colori, il sorriso misterioso -leggermente schivo- e a mostrare -posti sopra una coppa- gli occhi, di cui è la protettrice.
Sarà che mia nonna si chiamava Lucia ma questo richiamo verso il dipinto della Chiesa mi ha subito attratta. Ero curiosissima di vedere come avevano recuperato il suo ritratto, e speravo di trovare nella ricomposizione l’autenticità scoperta sotto il descialbo.
Il lavoro era magnifico, per nulla lontano dall’originale.
Ma la macchina non si è fermata, l’Archeoclub ha annunciato grandi cose, infatti, pare che l’archeologa, Stella Mitri, stia già grattando altre parti di muro e che, queste, stiano dando esiti positivi. Ciò significa, con molta probabilità, altri affreschi da restituire alla comunità.
PUOI LEGGERE COME QUESTO DIPINTO E’ DIVENTATO UNA Calcografia
Sono prima di tutto una viaggiatrice, annuso la vita e ne trattengo le radici. Quindi scrivo per piacere ma anche per lavoro. Scrivo perché senza non saprei starci. E poi fotografo perché la fotocamera è il mio psicologo personale. Cammino sempre con un animale di fianco, un gatto un cane un cinghiale un ippopotamo. Insomma converso. E poi scrivo di nuovo.