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Inaugurazione Parco di Vigna Grande

di Emanuela Gizzi
Aquiloni a Vigna Grande emanuela gizzi Mapping Lucia (2)

È strano poter godere di un’area come questa, il Parco di Vigna Grande infatti non è esattamente un Parco, ma non è nemmeno un terreno come gli altri

Sotto un cielo d’aquiloni

C’è da dire che sono almeno 20 anni che aspetto questo momento, il Parco di Vigna Grande non poteva non avere la sua inaugurazione, il suo passeggio, la sua area cani, l’appezzamento di alberi, l’ombra degli ulivi, la sua collina, il suo panorama.

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Era impensabile che un giardino urbano, così esteso, non diventasse qualcosa di più accessibile per la comunità. Non è in centro ma non è nemmeno la Valle del Sorbo, se si vuole fare una camminata, correre, starsene sdraiati in mezzo al verde lo si può fare raggiungendolo comodamente.

Forse mancano i parcheggi quindi Via dei Fossi Vecchi, diventa lo sfogo degli automobilisti, e -infatti- il giorno dell’Inaugurazione era affollata di macchine.

Un parco con gli ulivi emanuela gizzi Mapping Lucia

Gli orizzonti invisibili

Sono saliti in aria gli aquiloni, e la festa annunciata è diventata reale. Si sono piantati degli alberi come simbolo di un ritrovato habitat qualitativo e, la Banda A. Bernabei, ha musicato la giornata, facendo perfino da traino fino alla parte più alta, da dove c’è un girotondo di paesaggi diversi.

Sono stata lì su, con i piedi incrociati, fischiettando allegra, parlando dell’Infinito con la mia amica Cristiana che, pure, vede il mondo a colori, come me. Vicino ai nostri piedi, per effetto di come siamo, abbiamo piantato, in terra, una piccola girandola, che aveva i colori dell’arcobaleno. Come se avessimo scalato una montagna e issato la bandierina del traguardo, per gridarlo al mondo intero. Poi ci siamo arrese al cielo. Ci siamo sdraiate per starcene in pace a fissare l’orizzonte, anzi, gli orizzonti visibili e anche quelli invisibili.

Il Parco di Vigna Grande è quella collina prima del Cimitero e, dal punto più alto, è come se potessi conversare con mia nonna, vedere la sua tomba, salutarla.

Peccato, il giorno, dopo la girandola già non ci fosse più.

ALTRE INAUGURAZIONI DI FORMELLO INTERESSANTI:

La Catacomba di Monte Stallone     Il Palazzo Chigi     La Chiesa di San Michele Arcangelo   

 

Emanuela Gizzi Fotografa ideatrice di Mapping Lucia

Sono prima di tutto una viaggiatrice, annuso la vita e ne trattengo le radici. Quindi scrivo per piacere ma anche per lavoro. Scrivo perché senza non saprei starci. E poi fotografo perché la fotocamera è il mio psicologo personale. Cammino sempre con un animale di fianco, un gatto un cane un cinghiale un ippopotamo. Insomma converso. E poi scrivo di nuovo.

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