C’è un che di retrò al II Piano della Biblioteca di Formello, a Palazzo Chigi, forse l’arredamento, forse i libri che sanno di consumato, ma chi ha donato tutto questo a Formello?
Lasciti senza prezzo
Appena l’Inaugurazione del II Piano della Biblioteca di Palazzo Chigi, a Formello, apre al pubblico, ogni stanza inizia ad avere una seconda vita.
Questo è il pensiero che mi si affaccia alla mente una volta che il nastro viene tagliato e possiamo affluire per ammirarne i contenuti.
Un nuovo spazio di lettura ed approfondimento, ma anche un vero e proprio palazzo di libri: circa 7.000, donati da un generosissimo Gianni Bonagura, attore e doppiatore italiano di successo, e dall’altrettanto magnanimo Mario Catamo, che conosciamo per il suo studio sulla Meridiana della Chiesa di San Lorenzo.
Ti senti mai scelto da un libro?
Incredibile come i libri ci lascino sognare anche senza sfogliarli, allineati come noi, in fila, ci osservano e ci scelgono. Io lo penso sempre che non siamo noi a scegliere un libro ma è lui a scegliere noi. Troppo poetica? Eppure, tra tutti i libri che c’erano il mio occhio si è posato su uno solo, piccolino, in bella vista dentro una vetrina.
Il suo colore ingiallito me l’ha fatto amare subito e non so cosa altro, ma ho come sentito un richiamo, un po’ come quando tanti anni fa passai davanti al quadro della Gioconda e quasi non lo vidi, poi un pensiero mi fermò e tornai indietro per rimanere stupita di quanto fosse piccolo in proporzione alla sua fama.
Dopo l’inaugurazione del II Piano della Biblioteca di Formello siamo in attesa del grande salto, la destinazione finale del Museo dell’Agro-veientano, da cui tutto è partito e verso cui tutto è destinato.
VUOI APPROFONDIRE ALTRO SU PALAZZO CHIGI? :
Inaugurazione di Palazzo Chigi Nato Mansio Il futuro è Maneat Puntiamo sul Museo Accoglienza Ostello
Sono prima di tutto una viaggiatrice, annuso la vita e ne trattengo le radici. Quindi scrivo per piacere ma anche per lavoro. Scrivo perché senza non saprei starci. E poi fotografo perché la fotocamera è il mio psicologo personale. Cammino sempre con un animale di fianco, un gatto un cane un cinghiale un ippopotamo. Insomma converso. E poi scrivo di nuovo.