Da una misteriosa allodola in poi
Il viaggio de La Favola del Crèmera è iniziato nel 2020, in pieno lockdown, quando quattro amiche e scrittrici hanno deciso di unire i loro pensieri e dare vita a pagine che parlassero di Natura, Ambiente, Animali e magie.
Il compito di condurre questo viaggio è stato affidato a un’allodola, la messaggera dell’alba, e lei, col suo coraggio e simpatia, svolazza da allora come una pellegrina che conosce bene la destinazione.
Quest’anno, il libro è stato certificato dalla Regione Lazio quale Buona Pratica, cioè gli è stato riconosciuto il valore per l’attività che svolge sul territorio.
Il viaggio de La Favola del Crèmera approda al MAP Museo del Pellegrino
Agli inizi di novembre l’allodola ha ripreso a volare, posandosi tra i reperti archeologici del Museo del Pellegrino, ospite di Michele Damiani, responsabile delle attività culturali del Comune di Campagnano di Roma.
Il topic era “Pietre, acqua, territorio e donne”. Un mix che ha scatenato le forze della natura.
Così, la Favola del Crèmera si è ritrovata magicamente a dialogare con altri due libri: “Il tufo Giallo della Via Tiberina” e “La guida del Cammino dei Vulcani”.
Il primo è un percorso delle cave di Grotta Colonna con un approccio geologico, archeologico e storico.
Il secondo traccia un itinerario per amanti del cammino, di sei tappe, distribuite sui 110 chilometri che vanno da Oriolo Romano a Cerveteri.
Potrebbero sembrare libri distanti dalla Favola del Crèmera, e lo sono, ma non se si allarga lo sguardo: tutti, infatti, parlano di territorio. In modi diversi, ovvio, ma incontrandosi laddove si tocca un corso d’acqua, un sito ipogeo, un cunicolo.
E poi ci sono le penne, cioè i tre libri sono stati scritti da donne e, questo amalgama di pensieri al femminile, ha generato una presentazione dai colori e spiriti diversi ma essenzialmente uguali.
Un bellissimo esperimento in un luogo come il MAP dove lo scorrere del tempo e l’identità del territorio vengono esaltati ogni giorno.
Durante la presentazione, Teresa Andreoli ha letto alcune pagine del libro, con la solita verve teatrale, lo spirito giocoso e l’euforia di chi si diverte molto.
Una favola al servizio de La Madonna della Ciliegia
Ed è proprio lì, in mezzo ad alcune suppellettili sacre -esposte temporaneamente al MAP per l’anno giubilare- che La Favola del Crèmera ha posato gli occhi: sul dipinto “La Madonna della Ciliegia” di Cesare da Sesto, della bottega leonardiana, attualmente in mostra in formato fotografico su rielaborazione del fotografo Alfonso Mongiu.
Il quadro originale, infatti, presenta delle muffe che lo rendono fragile.
Attenzionato da studiosi come il Professor Claudio Canonici, dalla Curia e dalla Soprintendenza, sarà oggetto di restauro.
Così, spinte da questa alchimia di intenti, le autrici del libro La Favola del Crèmera, si sono rese disponibili a contribuire con i proventi delle vendite per l’imminente intervento.
Il viaggio de La Favola del Crèmera approda nella Biblioteca “Al tempo ritrovato”
La Favola del Crèmera si è spostata poi a Sacrofano. L’allodola, non soddisfatta, si è posata tra i libri della Biblioteca “Al Tempo Ritrovato”, ospite di una delle responsabili, Stefania Culla.
Essendo la favola protagonista della scena, si sono aperti più siparietti. Sono intervenuti: due guardiaparco d’eccezione, uno della Riserva Naturale del lago di Vico e uno del Parco di Veio; le attrici straordinarie che ormai da anni vestono i panni dei personaggi; e infine un bel pubblico.
Le narrazioni sul Crèmera
Armando di Marino, è un cacciatore di tramonti ma è anche un narratore e, con il suo Kamishibai, ha intrappolato dentro una cornice di legno la trama del libro. Il Kamishibai, così come suggerisce il nome giapponese, è uno “spettacolo teatrale di carta”, in cui vive la magia di un mondo antico.
I monaci giapponesi, nel XII secolo, utilizzavano il Kamishibai davanti a un pubblico di analfabeti perché questi, attraverso le immagini e le parole, potessero trarre degli insegnamenti morali.
Armando di Marino, invece, lo porta nelle scuole perché i ragazzi possano sviluppare ben quattro discipline artistiche: l’invenzione di una storia, il disegno per supportarla, la sceneggiatura e infine la rappresentazione in pubblico.
Dopo di lui ha preso la parola Fabio Neri che, pure, ha proseguito con una narrazione del territorio molto visiva, indicando sia gli squilibri creati dall’inciviltà degli uomini che la potenza dell’acqua come bene prezioso e degno di rispetto.
Conoscendolo ormai da tanti anni, posso solo che ringraziare Fabio per il lavoro che svolge. In ogni suo intervento ritrovo una grande generosità di argomenti, un modo appassionato di comunicarli, e una seria professionalità e umanità.
La Favola del Crèmera teatralizzata
Dopo il loro excursus sulla natura si è aperto un altro sipario, più leggero, di intrattenimento.
Il viaggio della Favola del Crèmera non potrebbe esistere senza di loro, le attrici Teresa Andreoli, Luciana Impedovo e Cetty Ascanio, donne talentuose, operose, volenterose, donne che dal primo giorno si sono rese disponibile a teatralizzare l’opera e a seguirci in questi begli eventi.
La loro ironia, la mimica facciale, l’allegria che manifestano ogni volta che devono interpretare i personaggi, sono pura gioia per lo spirito perché la vita va coltivata con questa passione, con i sogni, con le piccole cose, i piccoli momenti. Loro ne sono un esempio.
Le illustrazioni di Sonia Martelloni
In entrambe le presentazioni non sono mancate le illustrazioni di Sonia Martelloni che, nel libro, precedono i capitoli.
Hanno accompagnato La Favola del Crèmera fin qui, rendendo speciale ogni passo.
La bellezza dei colori, l’atmosfera fiabesca, la spiritualità dei luoghi raffigurati hanno dato una continuità alla trama e per questo le autrici hanno pensato di farli uscire dal libro e fargli vivere una nuova fase, rendendoli autonomi.
Le stampe formato 50×70 sono acquistabili e sono un bel regalo di Natale.
Grazie Campagnano, Grazie Sacrofano
Grazie a questi due eventi e alla generosità delle persone che vi hanno partecipato, La Favola del Crèmera ha già messo da parte un piccolo contributo da donare alla Collegiata di San Giovanni Battista di Campagnano di Roma per il restauro della Madonna della Ciliegia.
Chi volesse acquistare il libro o le stampe 50×70 può scrivere un messaggio sulla Pagina Facebook La Favola del Crèmera, e ordinare le sue copie.
Prossimi Eventi
- Il 15 dicembre la favola sarà presso La Locanda degli Angeli, in piazza San Lorenzo, a Formello, con altre bellissime sorprese e magie.
- prossimamente vedrete le autrici dialogare con il giornalista Massimiliano Cacciotti nella trasmissione Polis in onda su Radio Roma.
Sono prima di tutto una viaggiatrice, annuso la vita e ne trattengo le radici. Quindi scrivo per piacere ma anche per lavoro. Scrivo perché senza non saprei starci. E poi fotografo perché la fotocamera è il mio psicologo personale. Cammino sempre con un animale di fianco, un gatto un cane un cinghiale un ippopotamo. Insomma converso. E poi scrivo di nuovo.