Le virgolette in un testo
L’intervista è un momento alto di scrittura. Alto, perché mette insieme una serie di elementi e quindi è fondamentale avere anche dei requisiti base per poterla affrontare.
Qualora il pezzo che si sta scrivendo necessiti di una o più voci oppure qualora fosse incentrato su una figura o personaggio, oppure ancora rappresentasse una testimonianza è opportuno dargli credibilità inserendo il virgolettato.
Imparare dalle interviste
Amo da sempre questa forma di scrittura: l’inserimento delle voci dentro un testo riescono a dare più potere al contenuto, a movimentarlo e a renderlo più efficace.
Ho realizzato tantissime interviste per dare ad alcuni articoli quella particolarità che li distingue da tutti gli altri e, devo essere sincera, oltre ad attrarmi tanto come lavoro lo trovo stimolante e arricchente.
Si entra in contatto con l’intervistato che, se ha quel ruolo, potenzialmente è una persona che ha molte cose da dire. Anche piuttosto interessanti. Quindi, non solo è importante per il pezzo che si sta scrivendo ma c’è su questa strada un grande potenziale per allargare le proprie abilità.
Come prepararsi per fare un’intervista su-misura
Mi ha molto formata fare interviste, è l’ambito in cui ho potuto costruire realmente un dialogo scritto, imparare a modellare le storie facendone Case-histories, sentire parola dopo parola il peso dello Storytelling aumentare.
Si capisce tantissimo sulla scrittura e sul tempo delle frasi, quando si intervista qualcuno.
Innanzitutto è fondamentale conoscere l’argomento che si tratterà, quindi inutile dircelo, si deve fare ricerca e individuare i passaggi più evidenti e anche quelli sottotraccia. Bisogna, cioè, fiutare e essere curiosissimi.
Una volta fatto proprio l’argomento ci si possono preparare le domande, tenendo in considerazione il fatto che, molto spesso, le risposte dell’intervistato portano necessariamente ad altre domande istantanee.
Le doti che rendono più facile intervistare
Perché l’intervista funzioni è importante immedesimarsi nell’intervistato, essere empatici.
Le Interviste possono anche essere rognosissime, dipende molto dall’interlocutore. Ci sono persone avverse a definirsi, a raccontarsi; persone che non amano mettersi in mostra, denudarsi.
Bisogna avere la dote di carpire, intuire, gestire. È fondamentale essere, sì, curiosi ma non pettegoli, sì, audaci ma non invadenti.
Intervistare, è uno dei lavori che mi riescono meglio, forse perché sono curiosa, ipersensibile ed empatizzo con le storie degli altri, con il loro mondo interiore.
Tutte le volte che sono uscita da un’intervista mi sono sentita ispirata dalle persone che avevo intervistato. Come se poterle sentire nel petto, nelle mani e nella testa me le rendesse “amiche” e quindi semplici da raccontare.
Faccio interviste su-misura anche per il mio Blog, le trovi nella rubrica “Crémera News” e nella rubrica “Viaggio a Regola d’Arte“
Un inserto speciale, se ti va di approfondire, il case-history su “La Compagnia Lo Spannitore”.
Faccio interviste su-misura
La scrittura è l’ultima parte di questo processo, il momento in cui ciò che si è raccolto si materializza. Allora davanti agli occhi si hanno tante parole, come delle vignette a cielo aperto e gli va dato un’ordine.
È la fase più travolgente perché quell’empatia provata fuoriesce e le parole trovano il loro posto.
Più si è centrata l’intervista più la scrittura sarà semplice da realizzare.
Io registro la conversazione, mi rimane di più il mood con cui l’interlocutore mi ha risposto, se c’è stata una risata, se c’è stato un silenzio timido, la reazione a caldo rispetto ad un argomento. La parte viva, insomma.
Faccio interviste su-misura cercando di riprodurre l’atmosfera creatasi, il sentimento emerso, le emozioni della persona.
Le interviste di cui mi occupo:
- intervista a uno scrittore a cui hanno appena pubblicato un libro
- ad un artista in genere su una retrospettiva, un ritratto d’autore, una biografia
- ad un personaggio pubblico
- a persone diverse in relazione a un argomento
- a persone che vogliono lasciare le proprie memorie scritte
- al protagonista di un evento sull’evento stesso
- ad una persona interessante per un magazine
L’intervista può essere accompagnata da un servizio fotografico sull’intervistato.
La Scrittura su-misura
de LA STORYTELLER 4.0
Sono prima di tutto una viaggiatrice, annuso la vita e ne trattengo le radici. Quindi scrivo per piacere ma anche per lavoro. Scrivo perché senza non saprei starci. E poi fotografo perché la fotocamera è il mio psicologo personale. Cammino sempre con un animale di fianco, un gatto un cane un cinghiale un ippopotamo. Insomma converso. E poi scrivo di nuovo.