Hai trovato un momento magico all’interno di una tragedia, il lockdown.
La mano di nonna Lucia anche qui. Questo amore importante ti ha regalato delle verità profonde, è un patrimonio morale indelebile, i tuoi pensieri sono di getto non impostati, fai la differenza sempre.
Ti scrivo a impronta, a ombelico perché tu sei suturazione primitiva di un legame antico.
La tua parola, il viaggio, lo sguardo, le foto sono tutte serrature da cui permetti uno sguardo porzionato e per questo privilegiato, dei dettagli del mondo.
Piccole molliche di pane cadute dai banchetti fastosi dei ritrovi di massa. Su quelle stesse molliche tu tracci un percorso di ritrovo e di ritorno.
Il tuo racconto di viaggio, la poesia e la foto sono percorsi progressivi nel mondo per un recupero del passato. Per questo tu sei anche un miracolo di ritorno e regressione.
Sei un ritorno a casa, il vento di semina che sa di radice e cielo, di generosità e di cura. Ti voglio bene Emanuela
Qualche sera fa eravamo a Formello, ospiti del Jazz Festival che da undici edizioni accompagna questo delizioso borgo di Roma Nord. Mi capita che, appena scesa dal palco, parecchio accaldata, colpa del caldo romano misto all’adrenalina da concerto, mi venga chiesto di fare un’intervista.
Una lunga chiacchierata con una scrittrice appassionata e che, per fortuna, fa parte di quella sfera di mondo che vuole ancora stupirsi , viaggiare, conoscere.
Quella parte di belle persone a cui interessa la ricerca del Bello, inteso come Arte, da scovare in ogni dove. Grazie Emanuela Gizzi
Emanuela Gizzi fa così: arriva in Locanda, apre la borsa e ti piazza in mano la sua anima.
Questo è il lavoro “Piccoli Pensieri Polverosi”, appunti di viaggio e immagini.
Bellissimi,tra l’altro.Le ho consigliato di stamparlo perché sarebbe giusto lo avessero tutti.
Ma quello che ha scritto dentro no, quello lo voglio solo per me.Grazie,Ema
Tra illusione e realtà parole fragili come cristalli, a fermare il tempo, a trattenere emozioni.
Poesie attraversate dal vento, che, con soffio leggero, spinge verso un dolore antico, nella vana ricerca di un arcobaleno.
Il vento che accarezza, che scompiglia i capelli, che increspa l’acqua… ma che non porta via la sabbia che insidiosa si insinua in ogni cosa. Il vento che apre e chiude porte a suo piacimento, e dietro ad ogni porta, l’ignoto: cadute e ripartenze, paura e resilienza.
E poi, cercare e trovare la forza per rimanere aggrappati alla bellezza della vita”
Recensione sul libro di poesia e fotografia “Dal Vento al Vento”
Emanuela è veramente una gran bella persona!
L’ho conosciuta anni fa come fotografa, ma il termine è un pò riduttivo per Lei: sempre attenta ai particolari e a trasmettere stati d’animo ed emozioni, piuttosto che fermare momenti.L’ho poi persa di vista e la ritrovo ora scrittrice di poesie…belle poesie, surreali, dolci, piene di fascino e di delicatezza ma anche appassionate.
Sembrerebbe “fragile” ma invece no! E’ una persona con idee chiare , forti, impegnata anche in cause difficili…
Innamorata del suo territorio natio, lo ha arricchito con foto stupende e racconti che hanno il sapore del tempo passato. Il tutto fatto con il sorriso sulle labbra, sempre!
Emanuela è una delle prime persone che ho conosciuto qui a Formello, in occasione della bellissima mostra fotografica sul Crèmera tenuta a Palazzo Chigi.
Guardando le sue foto poetiche ho subito compreso la profondità che porta con sé , stracolma di amore per la bellezza e per la vita.
Ho avuto l’onore di ricevere la sua recensione che mi ha commossa. Perché oltre a saper cogliere la poesia attraverso la sua fotocamera usa le parole come pennellate sul foglio. Grazie infinite
Non posso dire di conoscere Emanuela Gizzi perché ci siamo frequentate, o per amicizia o per lavoro, ma posso dire che sa ascoltare, con tutti i sensi e quello che “sente” te lo riporge, come se tu stesso lo vedessi per la prima volta, riscoprendolo con nuovo stupore.