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Concerto Francigena Lazio Festival al Santuario del Sorbo

La Cantoria del Teatro dell'opera di Roma ha inaugurato il grande evento legato alla Via Francigena, ormai da trent'anni Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa

di Emanuela Gizzi
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Concerto Francigena Lazio Festival

Il Concerto “Armonie dell’Anima” ha inaugurato la tre giorni del Francigena Lazio Festival organizzata dal Comune di Campagnano e che si sposterà dal Santuario del Sorbo al Museo del Pellegrino e lungo le strade del borgo storico del paese laziale.
Le emozioni non sono mancate in questo primo appuntamento, è stato un concerto sognante, di grande ispirazione. Lascerò ad alcune foto e anche ad alcune poesie, recitate tra un brano musicale e l’altro, il compito di narrarvi la bellezza che si è respirata nel Complesso Monumentale di Santa Maria del Sorbo, il santuario -Porta Santa dal 2016- che si appresta ad accogliere di nuovo i pellegrini per il Giubileo del 2025.

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Musica dei Cantori del Teatro dell’Opera di Roma e poesia

Le poesie sono il frutto di una ricerca da parte dei giovani cantori che le hanno selezionate e del M° Giuseppe Sabbatini che ha diretto stupendamente il concerto.
Un viaggio nell’arte, tra la religiosità del luogo, i colori caldi dell’affresco absidale, l’atmosfera antica ricreata dalle contrade, i sapori di un tempo portati in scena, come a teatro, dai produttori locali.

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I’m not yours

“Non sono tua, non sono persa in te,
Non persa, anche se desidero esserlo
Persa come una candela accesa a mezzogiorno,
Persa come un fiocco di neve nel mare.

Mi ami e ti trovo ancora
Uno spirito bello e luminoso,
Eppure sono io, che desidero essere
persa come si perde una luce nella luce.

Oh, immergimi profondamente nell’amore, spegni
i miei sensi, lasciami sordo e cieco,
travolta dalla tempesta del tuo amore,
una candela in un vento impetuoso”.

Sara Teasdale

(sul paradosso dell’amore che diventa malato)

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maestro-dei-coristi-del-teatro-dell-opera-di-roma-in-un-momento-di-direzione-artistica-ha-un-violoncelloRemember me

“Tu ricordami quando sarò andata
lontano, nella terra del silenzio,
né più per mano mi potrai tenere,
né io potrò il saluto ricambiare.

Ricordami anche quando non potrai
giorno per giorno dirmi dei tuoi sogni:
ricorda e basta, perché a me, lo sai,
non giungerà parola né preghiera.

Pure se un po’ dovessi tu scordarmi
e dopo ricordare, non dolerti:
perché se tenebra e rovina lasciano
tracce dei miei pensieri del passato,
meglio per te sorridere e scordare
che dal ricordo essere tormentato.”

Christina Rossetti

(la nostalgia di un amore rifiutato, scritto in memoria dei giovani che nel 2011 persero la vita in Norvegia per mano di un violento)

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Even when he is silent

“Credo nel sole
anche quando non splende
E credo nell’amore,
anche quando non c’è nessuno.
E credo in Dio,
anche quando tace.

Credo che, nonostante ogni prova,
ci sia sempre un modo
Ma a volte in questa sofferenza
e disperazione senza speranza
Il mio cuore chiede rifugio,
sapendo che c’è qualcuno
Ma una voce si alza dentro di me, dicendo tieni stretto
mio figlio, ti darò la forza,
io ti darò speranza. Rimani solo un po’.

Credo nel sole
anche quando non splende
E credo nell’amore
anche quando non c’è nessuno
Ma credo in Dio
anche quando tace
Credo che in ogni prova
ci sia sempre una via.

Che un giorno ci sia il sole,
che un giorno ci sia la felicità,
che un giorno ci sia l’amore,
che un giorno ci sia la pace…”

– Sconosciuto –

(giovani che sotto la Seconda Guerra Mondiale nascosero ebrei dalla deportazione)

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Good Night dear Heart

“Caldo sole estivo,
Splendi gentilmente,
Caldo vento del sud,
Soffia dolcemente.

zolla verde sopra giaci, leggera
Buona notte, caro cuore,
buonanotte, buonanotte.”

Mark Twain

(Sulla lapide di una figlia, Olivia Susan Clemens, l’addio doloroso di un padre)

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Serenity (O Magnum Mysterium)

“O grande mistero e mirabile sacramento,
che gli animali vedessero il Signore appena nato
giacente nella mangiatoia.

Beata la Vergine il cui ventre
meritò di portare il Signore Gesù Cristo.
Alleluia.”

– Canto responsoriale gregoriano-

(Maria e la bellezza di portare in grembo Gesù, un mattino di Natale…)

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Peace

“La pace in me fluisce,
marea che lo stagno lambisce;
ma mia dovrà restare,
non defluirà come il mare.

Io sono lo stagno celeste
che venera il cielo d’estate:
le mie speranze eran queste,
sublimi, ora in te confinate.

Io sono lo stagno dorato
nel tramonto che brucia e vuol morire –
e tu sei il mio sole oscurato:
dammi le stelle tue da custodire.”

Sara Teasdale

(La pace interiore è il primo grande passo verso la pace dei popoli)

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Stars

“Sola di notte
su una collina oscura
con i pini intorno a me
profumati e fermi
e un cielo pieno di stelle
sopra la mia testa,
bianco e topazio
e rosso nebbioso.

Miriadi di cuori
pulsanti di fuoco
che gli eoni non
possono irritare o stancare.

Sulla cupola del cielo
come una grande collina
li guardo marciare
maestosi e immobili
e so che sono onorato di essere
testimone
di tanta maestà.”

Sara Teasdale, musicata da Ešenvalds

(Talmente è bello l’universo da doverlo vivere con maggiore attenzione)

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Dark and Luminous Night

“Nella gioiosa notte,
in segreto,
senza esser veduta, senza veder cosa,
né altra luce o guida
avea fuor quella che in cuor mi ardea.

E questa mi guidava,
più sicura del sole a mezzogiorno,
là dove mi aspettava chi ben io conoscea,
in un luogo ove nessuno si vedea.

Notte che mi guidasti,
oh, notte
più dell’alba compiacente!
Oh, notte
che riunisti l’Amato con l’amata,
amata nell’Amato trasformata!”

Giovanni della Croce

(estratto: un viaggio dell’anima, nell’amore di Dio)

Galleria Fotografica Concerto Francigena Lazio Festival

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Emanuela Gizzi Fotografa ideatrice di Mapping Lucia

Sono prima di tutto una viaggiatrice, annuso la vita e ne trattengo le radici. Quindi scrivo per piacere ma anche per lavoro. Scrivo perché senza non saprei starci. E poi fotografo perché la fotocamera è il mio psicologo personale. Cammino sempre con un animale di fianco, un gatto un cane un cinghiale un ippopotamo. Insomma converso. E poi scrivo di nuovo.

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