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Primo concerto di Villa Versaglia nel “Formello Chigi Festival”

L'evento legato ai Chigi e al clavicembalista Bernardo Pasquini riaprono la dimora storica del Lazio dopo 330 anni

di Emanuela Gizzi
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Il primo concerto di Villa Versaglia a Formello non poteva che legarsi strettamente ad un’artista che qui vi soggiornò, ospite del Cardinale Flavio Chigi: il clavicembalista Bernardo Pasquini.
Si chiama Formello Chigi Festival la rassegna che vede tre dei dieci concerti svolgersi proprio in questa location esclusiva e, col sottotitolo molto indicativo “I principi della musica” quale omaggio, appunto, al nostro “concittadino” Bernardo Pasquini.
“Principe della Musica” era l’appellativo che la Regina Cristina di Svezia aveva dato al Pasquini quando questi era entrato a far parte della sua corte, diventandone il principale compositore.

Seduta nei “Giardini” della Versaglia

L’emozione di essere stata seduta ad ascoltare musica in quello che, un tempo, era il Giardino della Famiglia Chigi non ha prezzo. E’ stato un momento storico, come quando si inaugura la nuova sede di qualcosa. Ecco, a Formello si è inaugurata la promessa di lavorare pian pianino alla riqualificazione di una residenza che vuole tornare a vivere di fasti.
Sono nata qui, cresciuta in queste vallate, tra il Sorbo e l’Agro-veientano, la storia di Villa Versaglia mi ha sempre affascinata.
Sono entrata, quando possibile, a fare degli scatti, mi sono infilata tra le vegetazioni incolte, i rovi, sono scesa negli inferi dei suoi sotterranei e lungamente ne ho immaginato la straordinaria bellezza di un tempo.
E, nonostante sia andato quasi tutto distrutto, la delicatezza che emerge qua e là, che si percepisce -anche se divorata dal tempo e dall’incuria-, trova la strada per tornare da noi. Quasi gridando la sua esistenza.

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Il primo concerto di Villa Versaglia che fa rivivere le passioni di Flavio Chigi

E’ stato un grande privilegio poter assistere alla “Prima” di questa residenza estiva dei Chigi che, dal 1600 in poi, non aveva più potuto aprire le porte agli eventi sfarzosi, agli incontri di corte, alle camminate regali tra i giardini. E che giardini!
La Villa raccoglieva lo spirito visionario di Flavio Chigi che, avendo visitato la Reggia di Versailles a Parigi, non aveva potuto fare a meno di desiderare una residenza estiva tanto bella.
Così l’aveva dotata di terrazze e giardini, di vigneti e uliveti. Ma non solo.
C’erano le anatre che starnazzavano libere, un apiario, le gazzelle, i fagiani e i cavalli. Anzi, gli stalloni che, proprio per la passione del Cardinale Flavio Chigi e l’allevamento di questi animali in loco, finirono col dare il nome alla zona, riconvertendola in “Monte Stallone”.

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Villa Versaglia cadde in disgrazia

C’era in questa villa la leggerezza di un posto nato per respirare cultura, vita, sogni.
Ma poi dopo la morte di Flavio Chigi, avvenuta nel 1693, l’intero complesso residenziale si avviò ad uno stato di abbandono infelice. E, nel 1908 successe qualcosa che le diede il definitivo colpo di grazia: i successori di Flavio fecero smontare il soffitto a capriate della Versaglia in favore della Villa Chigi di Castel Fusano. Un gesto che decretò quasi la cancellazione del loro passaggio in questa residenza presso Formello.

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Dipinto di Villa Versaglia – di Annibale Rotati

Un po’ di Follia al primo concerto di Villa Versaglia

La musica, in qualche modo, ci ha riportati indietro nel tempo, ma non solo alla Corte dei Chigi, bensì a tutto l’universo artistico che ruotava intorno a quella Regina di Svezia che era stata capace di abdicare in favore di un ruolo per lei molto più congeniale, quello di Regina dell’Europa Intellettuale.
È con questa committente straordinaria che nacquero le note che abbiamo potuto ascoltare durante il Primo Concerto di Villa Versaglia.

  • Per esempio il brano “La Follia”, che ci è stato proposto in due versioni:
    1) nella versione originale di Arcangelo Corelli, che è stato -insieme a Pasquini– uno dei primi musicisti virtuosi ad entrare nell’Accademia dell’Arcadia;
    2) nella versione
    “Rock” del Maestro Massimiliano Tisano, commissionatagli proprio dal Formello Chigi Festival (di cui è anche Direttore d’Orchestra).
  • E gli altri brani di Ottorino Respighi che hanno riprodotto nell’aria suoni di uccelli: la colomba, la gallina, l’usignolo e il cuccù, richiami come dal passato, come se quei giardini, un tempo immersi nella natura si fossero magicamente riaffacciati davanti a noi.

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I resti storici della Villa Chigi di Formello

Il primo concerto di  Villa Versaglia ha tinto di colori violacei e suoni barocchi i ruderi rimasti. Li ha intrappolati in uno spazio parallelo, solo per noi, perché potessimo attraversare un gate tra passato e presente, e riscoprire parte delle nostre radici.
Ruderi che riguardano:

  • la Casa Padronale dei Chigi e il Casinò, mangiucchiati dalla vegetazione cresciuta intorno e dentro le pareti, e implosa fino a scoperchiarli.
    Ieri sera erano pennellati di una luce dorata, fermi in quel tempo apparente in cui risiedono tutti quei patrimoni d’arte resilienti.
  • la Torre Colombaia, simbolo iconico di Formello e casa spettrale della famosa Pantasima.
    Durante il concerto se ne stava lì immobile a fare da sfondo e da eco alla musica e alle luci. I suoi merli, in cima, non erano gremiti -come sempre- dalla colonia di corvi neri che vi dimora da anni.
  • e la piccola Cappella di San Francesco di Sales, magicamente ancora in piedi.
    Il santo era stato appena canonizzato quando Flavio decise di costruire la Versaglia tant’è che ne approfittò: essendo questi, molto caro a suo zio, il Papa Alessandro VII, avanzò presso di lui, forse per ingraziarselo, la proposta di dedicargli la cappella.

Tra le Dimore Storiche del Lazio

Per tornare alle date storiche che hanno scandito i vari passaggi della Villa Versaglia approdiamo a quelle più recenti: il 2009 quando la dimora chigiana venne acquistata dal Comune di Formello e poi il 2019 quando invece è entrata a far parte della rete delle Dimore Storiche del Lazio, insieme al Palazzo Chigi di Formello.
Il Formello Chigi Festival è una conseguenza di questo ingresso nella rete degli edifici considerati preziosi per la comunità.
Non hanno tardato ad arrivare i Patrocini di due eminenze: l’Accademia degli Sfaccendati di Ariccia (fondata dal Cardinale Flavio Chigi) e la prestigiosa Accademia Musicale Chigiana di Siena.
E, quando il Comune di Formello ha messo in cantiere i dieci appuntamenti con la Musica Classica, l’Accademia Bernardo Pasquini ha proposto ovviamente che vi fosse l’omaggio al clavicembalista.
Non poteva presentarsi occasione migliore di farlo rivivere proprio nella Corte che lo aveva tanto acclamato.

Il Formello Chigi Festival e Villa Versaglia ti aspettano

Da quel 1693 sono passati la bellezza di 330 anni. Il Primo Concerto di Villa Versaglia è stato un evento straordinario e unico a cui seguiranno altri due concerti:

il 14 Luglio i Cameristi Veientani, tra cui c’è la nostra Luisella
Muratori
, e l’Orchestra del Formello Chigi Festival che porteranno sul palco “Acqua e Fuoco”, un incendio musicale tra Johann Sebastian Bach e George Friedrich Händeld;

IL 28 Luglio il Quintetto Italiano indosserà tante vesti diverse, da Haydn a Morricone passando per Sergej S. Prokofiev, Fiorenzo Carpi, John Williams, Hans Zimmer.

***

Grazie a Luisella Muratori e Massimiliano Tisano per il grande lavoro che svolgono con l’Accademia Bernardo Pasquini
Grazie al Comune di Formello per avere riacceso le luci su un bene comune mai dimenticato davvero
Grazie a Francesco Braghetta e Andrea Venier per la gentile concessione della fotografia d’archivio che riproduce il dipinto settecentesco di Annibale Rotati di Villa Versaglia al tempo dei fasti chigiani.

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Leggi il testo della canzone “VIVA PUR VIVA VERSAGLIA” del compositore e poeta Sebastiano Baldini da cui hanno già preso spunto due eventi presso il Comune di Formello:

  • Il primo nel 2022, una mostra sugli stati dell’arte della Villa Versaglia;
  • Il secondo nel 2024, il Concerto Barocco 
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Sono prima di tutto una viaggiatrice, annuso la vita e ne trattengo le radici. Quindi scrivo per piacere ma anche per lavoro. Scrivo perché senza non saprei starci. E poi fotografo perché la fotocamera è il mio psicologo personale. Cammino sempre con un animale di fianco, un gatto un cane un cinghiale un ippopotamo. Insomma converso. E poi scrivo di nuovo.

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2 commenti

luisella .muratori 8 Luglio 2023 - 21:10

Bellissimo articolo, con importanti cenni storici, interessante per i Formellesi e per tutti coloro che credono nella Cultura con la C maiuscola!!! Grazie Emanuela Gizzi
Luisella Muratori

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Emanuela Gizzi 12 Luglio 2023 - 15:19

Sì, una parte culturale del nostro territorio che riemerge da secoli di storia attraverso la musica. Grazie per la magnifica serata e per averci fatto vivere alla corte dei Chigi

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