Jack Jaselli torna a casa passando nella Valle del Sorbo dove viene accolto dal circolo di Legambiente, sostenitore tra gli altri del progetto dell’autore

Dove sta andando Jack?

Jack Jaselli è un ragazzo che ha in testa un’idea ben precisa, lui non fa solo musica, non ha l’aria del divo a tutti i costi.

È, anzi, piuttosto schivo. Ma i suoi occhi parlano delle strade che ha visto. Il concerto itinerante sulle orme di Sigerico è partito da Pavia 39 giorni fa e domani terminerà a Roma.

Il suo tour “Torno a casa a Piedi” sceglie luoghi sul percorso francigeno e si modella ad essi. Il modo di interagire di Jack è quello di una persona che compone, strada facendo. Che cerca nelle parole pronunciate da chi incontra nuovi spunti per descrivere un viaggio, una condizione sociale, o semplicemente una rinnovata fede verso la bellezza.

Ho avuto modo di incontrarlo presso il Cunicolo de La Selvotta, dove il mio amico Francesco –super gettonato per accompagnare in giro registi e esploratori– gli ha raccontato dell’evento Coloriamo lo stagno.

Sembrava sorpreso, guardando la foto della felce rosa, di trovare un elemento così raffinato in mezzo a una vegetazione selvaggia.

Siamo entrati nella galleria che porta nella gola del Cunicolo Etrusco e poi Francesco ha accompagnato lui, e tutta la troupe, nel bosco de La Selvotta, a vedere la rete dei cunicoli, il grande lucernario e la natura cruda.

Tra tanti luoghi il Santuario

Io poi l’ho rivisto la sera, in concerto. Quello che mi è venuto in mente sentendolo suonare la chitarra e dare voce a un testo è che ha una sincerità immediata quando esterna entrambi.

I testi sono reali, trovano il modo di farsi ascoltare e il timbro di Jack Jaselli fa il resto, oltre al suo rapporto con lo strumento. Ha questo approccio fisico, da amante, che ho visto in altri artisti, è quel mood che attrae, ti fa entrare nella canzone, nelle corde, nella voce.

 Nel chiedergli, Jack, cosa ti è piaciuto di più delle nostre Valli? Lui ha risposto:

Il Santuario è un invito al silenzio, un posto in cui si riesce a riflettere. Un silenzio incredibile, persuasivo”

Io al Santuario della Madonna del Sorbo non c’ero, la mattina, però ci sono stata tante volte e, quella meravigliosa assenza di rumori, di clamori, la conosco molto bene. E gli sono stata grata di questa risposta, mi ha confermato che nulla ha più successo del Santuario.

Presto, il canale tv Real Time, manderà integralmente i suoi ottocento chilometri di cammino a piedi, sono ufficialmente curiosa di vedere il taglio su Formello. E voi?

Ciao Jack, buon cammino. E a presto.

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